amami come sei...

AMAMI COME SEI (Gesù parla a un’anima) “Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo: - so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: “Dammi il tuo cuore, amami come sei...”. Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all'amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non commettere più, non ti permetto di non amarmi. Amami come sei. In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà, amami... come sei.., Voglio l'amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai. Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino radioso di purezza, di nobiltà e di amore ? non sono io l'Onnipotente ?. E se ml piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore? Figlio mio, lascia che Ti ami, voglio il tuo cuore. Certo voglio col tempo trasformarti ma per ora ti amo come sei... e desidero che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l'amore. Amo in te anche la tua debolezza, amo l'amore dei poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un gran grido: “Gesù ti amo”. Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno né della tua scienza, né del tuo talento. Una cosa sola m'importa, di vederti lavorare con amore. Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così debole che alimenterebbero il tuo amor proprio; non ti preoccupare di questo. Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai ... perché ti ho creato soltanto per l'amore. Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante, io il Re dei Re! Busso e aspetto; affrettati ad aprirmi. Non allegare la tua miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, morresti di dolore. Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare di fiducia. Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte; voglio che tu faccia anche l’azione più insignificante solo per amore. Conto su di te per darmi gioia… Non ti preoccupare di non possedere virtù: ti darò le mie. Quando dovrai soffrire, ti darò la forza. Mi hai dato l’amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare… Ma ricordati… amami come sei… Ti ho dato mia Madre; fa passare, fa passare tutto dal suo Cuore così puro. Qualunque cosa accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all’amore, non mi ameresti mai… Va…”

martedì 5 ottobre 2010

DAL CIELO UN MESSAGGIO DI GIOIA NEL DOLORE

Per altre comunicazioni celesti, derivanti dalla stessa fonte, vedi:

IL GRAN MESSAGGIO D'AMORE Vademecum delle anime sacerdotali e religiose,
Traduzioni in lingua estera
francese: Le Grand Message d'Amour, IX éd. (80e mille). Editlons Saint-Michel, Librairie Téqui. Paris 1974

portoghese: A grande Mensagem de Amor. Edipao do "Cavaleiro da imaculada" Porto 1973

olandese: De grote Liefdeboodsohep. Sint- Franciskusdrukkerij, Karmelietenstraat 6. Mechelen 1973

spagnolo: EI gran Mensaje de Amor. Edlción ' Ut sint unum '. Buenos Aires (Argentina) 1973

tedesco: Die grosse Botschoft der Liete. Parvis-Verlag. Hauteville/Bulle Schweiz) 1974

Da «L'OSSERVATORE ROMANO», 1 gennaio 1972:

« In genere queste arcane rivelazioni si accompagnano all'annuncio di presagi oscuri e paurosi, talvolta addirittura catastrofici e terrificanti. Oh, non così in questo messaggio d'amore, teso fin da ultimo, con lieta e giustificata speranza, verso chiare promesse divine e di misericordia, di sicuro aiuto soprannaturale, ed infine di paradiso! » (Lorenzo Bracaloni).

Da «SPIRITO E VITA», Quaderni di spiritualità per re­ligiose, LXVIII (1972) 459:

«Di proposito non diremo di questo messaggio se non che,... trovato teologicamente ineccepibile e spiritualmente edificante e consolante, stimiamo d'aver reso un buon ser­vizio alla causa della Chiesa e dell'umanità a segnalarlo a chi saprà certo apprezzarlo e utilizzarlo... con animo aperto e sensibile ».

DAL CIELO UN MESSAGGIO DI GIOIA NEL DOLORE
SUA SANTITA' PAOLO VI Sacro Tavolo
Nel mese di Febbraio 1972 furono presentati al Santo Padre i due opuscoli intitolati

«Il gran Messag­gio d'Amore» e «Dal cielo un Messaggio di Gioia nel Dolore».

L'Augusto Pontefice con sovrana degnazione s'è compiaciuto di rispondere con la seguente lettera, a firma di + G. Benelli Sostituto

SEGRETERIA DI STATO N. 204.597

Dal Vaticano, 26 Febbraio 1972

Rev.do Padre.

sono pervenuti al Sommo Pontefice i due volumetti di Suor..., che Ella ha voluto inviargli in devoto omag­gio, con lettera del 7 Febbraio corrente.

Sua Santità, riconoscente per il dono e per i filiali sentimenti che l'hanno accompagnato, invoca dal Si­gnore l'abbondanza dei favori celesti sul suo ministe­ro sacerdotale, e la pienezza delle consolazioni divine sulla menzionata religiosa.

In pegno di tali voti, il Santo Padre di cuore im­parte la sua propiziatrice Benedizione Apostolica. Con sensi di distinto ossequio, mi confermo

della Paternità Vostra rev.da dev.mo G. Benelli, Sost.

Prima edizione: gennaio 1972. Quinta edizione: febbraio 1976 Traduzioni in lingua estera francese: Du Ciel un Message de Joie dans la Douleur. Éditions Saint-Michel, Librairle Téqui, Paris 1973

portoghese: Do Céu urna Mensagem de Alegria na Dor. Edigao do "Cavaleiro da Imaculada". Porto 1973

tedesco: Eine Botschaft der Freude vom Himmel mitten ins Liete. Parvis-Verlag. Hauteville/Bulle Schweiz) 1974

Nihil obstat quominus imprimatur Avezzano, 11 dicembre 1971 Sac. Antonio Santucci Revisore Delegato

IMPRIMATUR
Avezzano, 11 dicembre 1971 Il Vicario Generale Mons. Ottavio Celi

L.+S.

Curia Vescovile dei Marsi

Letti con riflessione i nuovi testi preparati per la quarta edizione dell'operetta spirituale: "Dal Cielo un Messaggio di Gioia nel Dolore", sicuri che detto lavoro potrà far tanto bene alle anime che cercano Dio nella semplicità del cuore e fedeltà alle opere, ben volentieri diamo il nostro

IMPRIMATUR
per la stampa di cui sopra indicato.

Nella festività di Maria SS.ma Mediatrice, 8 maggio 1974 L. + S.

+ Pacifico M. Perantoni, O.F.M. arcivescovo di Lanciano e vescovo di Ortona

Cum pro antecedentibus editionibus debitàe licentiae tunc requisitae obtentae fuerint, ex parte nostra

NIHIL OBSTAT
quominus opus, cuius titulus "Dal Cielo un Messaggio di Gioia nel Dolore", Auctore Anonimo, pro quinta editione im­primi possit.

Datum ROMAE, ex Aedibus Curiae Generalis Ordinis, die 16 mensis ianuarii anni 1976

L. + S.

fr. Constantinus Koser, O.F.M. Minister Generalis

De mandato Pat. Suae Rev.mae

fr. Henricus Recla, O.F.M. a Secretis Ordinis

« Ben sappiamo che lo Spirito soffia dove vuole (Io, 3,8); e sappiamo che la Chiesa, se è esigente ver­so i veri fedeli per le sue stabilite osservanze, e se spesso ella si mostra cauta e diffidente verso le pos­sibili illusioni spirituali di chi prospetta fenomeni singolari, ella è e vuole essere estremamente rispet­tosa delle esperienze soprannaturali concesse ad al­cune anime, o dei fatti prodigiosi, che talvolta Iddio si degna miracolosamente inserire nella trama delle naturali vicende ».

PAOLO VI, Discorso all'udienza generale di mer­coledì, 29 Novembre 1972.



PREMESSA
Dopo « Il gran Messaggio d'Amore », destinato ai sacerdoti e alle anime religiose, si pubblica ora e si an­nunzia a tutti e per tutti un « Messaggio di Gioia ». E' questo il secondo opuscoletto, che l'umile suora, chia­mata da Gesù col titolo di sua « segretaria particolare di fiducia » (14 dicembre 1967), ha composto ricopian­done i brani da quel voluminoso Manoscritto, nel qua­le, essa per ubbidienza al suo Direttore spirituale ave­va già prima annotato giorno per giorno tutti i fenomeni mistici e i mirabili colloqui, di cui Dio la volle favorire negli ultimi anni della sua lunga vita, cioè dal luglio 1967 fino al presente. Come essa stessa riferisce nella prefazione, questi fenomeni straordi­nari ebbero inizio con la voce chiara e inconfondibile dell'unica e amata sorella, che da poco aveva lasciato questo mondo per entrare nella sfera della luce inde­fettibile. La sua voce continuò a farsi sentire anche in appresso per lungo tempo, esortando insistentemente la religiosa a « scrivere a lettere di fuoco e a procla­mare a tutte le genti » quanto le stava dicendo. Dopo qualche mese di tanto in tanto, interviene anche la Madonna e subito dopo Gesù Cristo. In seguito è quasi sempre il Maestro divino che parla all’anima, sua sposa, esprimendo sentimenti d'ineffabile delicatezza: « O diletta, come faccio a non amarti? Ti stai struggendo d'amore e di dolore! Quante volte ti ho fatto piangere nella vita. Ma, lo vedi? è il prezzo delle anime! Hai sem­pre voluto conquistare le anime e queste si comprano con il sangue e con le lacrime! (11 aprile 1968). « Figlia mia, sono il tuo Dio e tutto posso! Si leggerà ciò che stai scrivendo. Oh! com'è bello trovare un'anima che si presti a scrivere sotto dettatura la Parola del Padre suo » (24 Marzo 1968).

Il presente volumetto raccoglie diversi colloqui avu­ti con la sorella (1967) e con Gesù (1967-1971) e si chiu­de con le parole della Madonna.

Per formulare un giudizio adeguato intorno al va­lore e all'origine soprannaturale di questi colloqui e di questi fenomeni straordinari occorre tener presente an­zitutto le qualità naturali e soprannaturali della perso­na, che ce li descrive, alla quale Gesù disse: « Sai, fi­gliuola, qual'è il vero segno di veridicità del Manoscritto e del mio operare in te? Le tue stesse prove, le tue sof­ferenze morali e fisiche, perchè malgrado i temporali che si scatenano nel tuo intimo, il tuo sguardo, il tuo cuore e specialmente il tuo amore per me non subisco­no mutamenti. Ecco ciò che veramente conta» (12 Feb­braio 1968). E qualche mese più in là: «E' necessario che io ti faccia soffrire, perchè questa è la testimo­nianza di veridicità del Manoscritto, che è la mia paro­la» (31 Maggio 1968).

A quanti la conoscono, questa suora si presenta come una religiosa esemplare nella perfetta osservan­za delle pratiche della vita comune, esattissima nel­l'adempimento dei suoi doveri quotidiani e nel disimpegno del suo attuale ufficio, che richiede la massima attenzione e applicazione della mente. Inoltre appare dotata di intelligenza pronta, di perfetto equilibrio e di assoluto buon senso, e quindi al riparo dalle de­viazioni di una immaginazione troppo viva e perico­losa. E' particolarmente significativa al riguardo la sua naturale ripugnanza a tutto ciò che si allontana dalla via ordinaria e comune; per questo da princi­pio non voleva accettare e riconoscere come auten­tici quei fenomeni mistici, che fino allora, nella sua lunga vita, non solo non aveva mai sperimentato, ma neanche, sia pur lontanamente, immaginato o de­siderato. Per indurla a credere ci volle l'intervento del suo Direttore spirituale, al quale prestò sempre la più umile, docile, pronta e incondizionata ubbi­dienza.

Inoltre Gesù s'è degnato di compiere moltissi­mi segni e prodigi, che come prove cumulative e convergenti dimostrano in modo inequivocabile l'au­tenticità e la veridicità del Manoscritto. Per evidenti ragioni di discrezione e di prudenza ci asteniamo dal trattare questo argomento, intimamente legato alla vita dell'umile suora, che la sorella dal cielo esor­ta ripetutamente a rimanere nel silenzio e nel nascon­dimento e che Gesù stesso vuole poter contemplare come « un bel fiore nascosto nella roccia, che nessu­no conosce, che nessuno vede » (18 Marzo e 23 Aprile 1968).

Teniamo per altro a precisare che in omaggio ai decreti di Urbano VIII e alle norme stabilite dal Con­cilio Vaticano II non intendiamo attribuire alle ri­velazioni e ai fatti straordinari qui descritti altra fede che l'umana, senza presumere in modo alcuno di pre­venire il giudizio della Chiesa, la quale sola è Maestra infallibile, « colonna e sostegno della verità».

Auspichiamo che la luce accesa da questo Messag­gio si diffonda ovunque nel mondo e risplenda in tutto il suo fulgore, a consolazione e conforto di quanti sono duramente provati dal dolore e dalle tribolazioni della vita, perché è luce che viene dal cielo e del cielo dà ve­ramente il fascino, il desiderio, la speranza e la gioia. Roma, 21 Novembre 1971. Padre N. N.



NOTA ALLA QUARTA EDIZIONE Questa edizione esce assai migliorata nella veste tipografica e notevolmente accresciuta nel suo con­tenuto con l'aggiunta di tanti nuovi brani inseriti

nel testo e disposti cronologicamente lungo l'arco di tempo che va dal 1967 al 1974.

Roma, 10 luglio 1974. Padre N. N.



PREFAZIONE
Nell'estate del 1967 si spegneva la mia unica e cara sorella.

Lontana io dalla città, ne ebbi in seguito la triste notizia.

Non nascondo l'acerbo dolore che mi colpì. Ma dall'indomani stesso, mentre me ne stavo nelle mia cel­letta tutta raccolta in mesti pensieri, incominciai ad ascoltare nell'intimo del mio animo la sua voce chiara e distinta.

Chiamandomi per nome, mi diceva: « Sono io! Non piangere! ... Sto bene!... Ma perchè piangi?.. Non puoi vedermi, ma sono io! Non piangete per me! ..».

Ignara com'ero di certi fenomeni, non fui esente da sentimenti di paura e di angoscia fino al giorno in cui il mio Confessore mi ordinò, in virtù della santa ubbidienza, di trascrivere esattamente tutto ciò che la cara sorella mi diceva di giorno e di notte.

Quel giorno fu il 30 Luglio 1967 ed è con questa data che iniziano i Colloqui che per ubbidienza annotai. Queste sue parole che la Bontà divina ha voluto far piovere dall'alto, valgano ora a portare un raggio di speranza, di conforto e di gioia a tutti coloro che piangono una perdita cara.

Col pensiero noi cerchiamo di scrutare il luogo del loro riposo, ma ricordiamoci che Dio è Amore e che ci tende le Sue Braccia misericordiose per collocarci tutti nel Suo Regno.

Gesù stesso dirà poi: « Nel mio Regno non tramon­ta mai il sole, lì è l'eterna primavera ed il completo riposo in Dio ».

Non è breve la pena, se eterno è il godimento? Non v'è orologio che misuri questo tempo, perché la beata eter­nità non si misura in lunghezza, né in altezza, né in du­rata né in profondità! » (20 Gennaio 1968).

Cerchiamoli dunque in Dio i nostri cari defunti. Egli solo è l'unico ed eterno Amore, l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine d'ogni cosa e Gesù custodisce i no­stri cari fino all'eterno incontro.

Auguro a tanti cuori travagliati, un grande Amo­re, una ferma Speranza ed un'ardente Fede in Dio! Suor N. N.



2 Febbraio 1968
« Se tutti gli uomini potessero vedere ciò a cui noi siamo destinati con la nostra immortalità, sono sicura che scomparirebbe il peccato dalla faccia della terra».

Mia Sorella dal Cielo

COLLOQUI CELESTI
Sorella Ama la tua vocazione!... Oh, se mi vedessi!

Io Ma sei tu?...

Sorella Sì, sì, sono io, ma tu non puoi vedermi. Sono un'anima gaudente.

Io La terra non ti ha dato che rovi e spine!

Sorella Ringraziamo il Signore per questo, altrimenti mi sarei troppo attaccata alle cose passeggere di questo mondo. E' l'anno della Fede!...

Ho chiesto al Signore la grazia di esserti vici­na, di ammaestrarti. Sono io, non dubitare! Ti darò un segno!

Dal tempo della sua sepoltura al 30 luglio 1967, ogni giorno diceva qualcosa.

Sorella All'alba - Gesù vuole tanto bene alla nostra famiglia appunto per lo sforzo comune che si fa di essergli fedeli.

Misericordia divina! Ho trovato più Misericor­dia che Giustizia! Iddio conta solo il nostro sforzo.

Sono in un luogo di delizie!.

Io Allora in Cielo?

Sorella No! Non ancora, perché non ho visto... (fratello morto parecchi anni prima).

Sorella Ma godo! E che sarà poi il Cielo?...

Godo perché soffro e soffro perché godo e più godo e più soffro e più soffro e più godo!

Io E il giudizio?...

Sorella Ecco! Misericordia divina! E' come se una mamma dicesse, accarezzando il suo bambino: « Povero piccolo, non lo ha fatto apposta! ».

Io E le nostre colpe?

Sorella Il Signore dice al diavolo: « Questa è opera tua!... ». Tutto sta nell'aderire a Cristo « toto corde » per tutta la vita! Colloqui dal 20 Luglio al 4 Agosto 1967



Svegliati! Loda Dio! Io divento ogni giorno più luminosa! Ti sono accanto, voglio am­maestrarti! Sono la più grande peccatrice a cui il Signore ha fatto un'infinita Mise­ricordia! Oh, misericordia divina! Come il frumento sono stata schiacciata quaggiù dal dolore e come l'oro provata nel crogiuolo, perché ne uscisse oro fino, affin di poter co­municare a « voi due » (mio fratello e me), parole di vita.

Potevo dimenticarvi? Avete sofferto per me tutti e due. Ci siamo sempre incoraggiati an­che da lontano a vicenda... Oh misericordia divina!... 5 Agosto 1967



Sorella Io sono più vicina a Dio di quanto tu lo sia a te stessa, perché io vivo in Dio. Lodiamo il Signore! Cieli e terra, lodate il Signore!

... Sei ancora in dubbio in quanto a me?... Ma ragioniamo un po'! Può un'anima perdu­ta venire a dirti: Lodiamo il Signore, se per tutta l'eternità non farà che odiarlo? Sei du­ra a credermi, ma ti darò un segno.

Io sono sempre più felice!

Io In Cielo?...

Sorella No! Ma manca poco, grazie alle Messe Grego­riane.

Io Sono allora tanto efficaci queste Messe?

Sorella Tanto, si! Una sola Messa basterebbe per far­ci salire in Cielo, ma il Signore distribuisce ai bisogni della Chiesa i meriti del Santo Sa­crificio. 8 Agosto 1967



Sono splendente di eterna giovinezza!

Io Dimmi, che cosa incontrasti al tuo trapasso?

Sorella Un'infinita Misericordia, due Braccia amo­rose e un Cuore palpitante d'amore! 9 Agosto 1967


Io-Sorella Notte. Mi sveglia per dirmi: « Oh! perché non amate Dio?... Io muoio d'amore! ».

Io Tante anime rimangono a lungo in Purgatorio malgrado tante Messe che si celebrano per loro!

Sorella Sì! ma la mia, è una condanna a breve sca­denza.

Vorrei incenerirvi di amore! 10 Agosto 1967


Non abbiate paura di soffrire, perché: « Non sunt condignae!... Non sunt condignae!...».

« Tanto è il bene che mi aspetto, ch'ogni pena mi è diletto! ».

Sarò con voi sempre! E' una grazia grande che vi fa il Signore. Oh, se mi vedessi!... Sono un calice tre quarti pieno di delizie! Aveva ra­gione S. Paolo di dire che occhio umano non ha visto ed orecchio umano non ha udito ciò che Dio ha preparato ai suoi eletti! Proprio così!

« In altum adhuc! ».

Non più lacrime su di me, che non siano lacri­me di amore e di riconoscenza a Dio! 11 Agosto 1967



All'alba dice: Sono beata! ...«In altum adhuc!»... E più avanzo e più aumenta il mio martirio di amore! Prega la Madonna, che tanto ha fatto per me, di farmi entrare presto in Paradiso.

Io Per il 15 Agosto?...

Sorella Probabilmente! Ti darò un segno! 12 Agosto 1967



Di notte dice: - Ti sono vicina... Sono io! Pre­ghiamo: - Eterno Padre, vi offro il Sangue Preziosissimo di N.S.G.C. in scomputo dei miei peccati, in aiuto degli agonizzanti, in suffragio delle Anime del Purgatorio e per i bisogni del­la Santa Madre Chiesa. Poi: - ascolto ogni tuo respiro!... Brillo come una stella!... E' qui,

Io con me anche N.N. (nomina una sua collega de­funta e sua grande amica).

Ieri sera, entrando in cella dopo Compieta, mi aveva detto:

Sorella Questa stanza è il mio cielo! Io abito in que­sta stanza, insieme a te!

Io Cielo?!... Questa stanza?

Sorella Si! Perché un'anima in grazia è un Cielo per Gesù.

13 Agosto 1967
All'alba stamane ha detto: Sono una stella!...

Io Sono sveglia e vedo una palla d'oro con delle punte elevarsi veloce verso il cielo e fissarsi nel firmamento.

Sorella Poi ha continuato: Oh! sapessi che luogo di de­lizie il Signore ha preparato per coloro che L'amano!... Giustamente l'ha detto l'Apostolo, ma tu ripetilo a tutti: « Vita mutatur!... ».

Lodiamo Iddio!
Io Sei già in cielo?

Sorella Sono alla porta!... una piccola spinta ancora!... Aspettiamo la Regina! 14 Agosto 1967



Io Giorno dell'Assunzione di Maria SS.ma in cielo. Sono triste, ho un nodo alla gola e le lacrime agli occhi. Sono in ginocchio ad ascoltare la Messa delle ore 10.

All'Agnus Dei sono scossa da un forte brivido e nel cuore mi sento accendere una grande fiamma di amore mentre ascolto la voce della cara Sorella.

Sorella Mi chiama per nome e mi dice: Sono entrata in cielo in questo momento (ore 10,30) con la nostra Regina e tutta la corte osannante... gli Angeli... gli Arcangeli. E' con me anche Mam­ma, Papà e... sua amica defunta.

Eccomi prostrata ai piedi della SS.ma Trinità, inabissata in questo oceano di delizie!
In Cielo per tutta l'eternità, cara, ci pensi? Oh, che posto il Signore ha preparato per coloro che L'amano!... E' con me anche Mamma e Papà. Ecco che c'incontriamo! A... fratello de­funto, F... altro fratellino e F... nipotina (le nomina). Tutti risplendiamo d'eterna giovinezza. Sono passati i dolori e le pene della terra e le mie lacrime sono diventate gemme sul mio ve­stito! « Misericordias Domini in aeternum can­tabo »! E tu scrivi a lettere di fuoco la Miseri­cordia del Signore e proclamala a tutte le genti. Occhio umano non ha visto e orecchio umano non ha udito ciò che il Signore ha preparato per i suoi eletti! Scrivi, scrivi, altrimenti di­menticherai; ciò che ti dico è la verità. E' vero, verissimo, così come è vero che oggi è il 15 Agosto 1967. Tutto ciò che ti ho detto fin qui è vero, ne hai avute le prove; credi ora a ciò che ti dico. Della vita terrena, ciò che conta per il Cielo, sono appunto i nostri dolori e le nostre lacrime. Ti ringrazio di avermi incorag­giata nella vita terrena. Quante volte infatti mi hai detto che non v'è sospiro del nostro cuore che Gesù non conti? Avevi ragione!...

Papà, Mamma, A... F... F... (nomina i due fra­telli, la nipotina) tutti riuniti in un gaudio eter­no insieme agli altri membri della famiglia. Or­mai in Purgatorio non v'è più nessuno della nostra famiglia, ma pregate per tante altre ani­me ivi ritenute.

Quanta bontà, quanta Misericordia ha usato verso di noi il Signore! E non ti dico addio, ma arrivederci...

Vorrò darvi tanto amor di Dio. Passerò il mio Cielo accanto a voi, vi aiuterò, vi darò sante ispirazioni... Questo io ho chiesto al Signore. Ama molto la Madonna.

Sorella Questo è per te il tuo più gran giorno per cui hai sempre tanto pregato e sofferto: è il « Gau­dium magnum!... ».

Io Quante lacrime ho versato in Cappella dinanzi a Gesù Sacramentato! Mio Dio, se tutto ciò è vero, così come spero, vorrei morire di amore, perché più non sostengo i tuoi divini carismi. Rientrata in cella al suono dell'Angelus, subito ho sentito una voce La Vergine Santissima dolcissima che ha parlato alla mia anima; la Vergine SS.ma, che ha det­to: « Sì, figliuola, non aver più alcun dubbio! Tutti in Cielo e qui ti aspettiamo. Compi tutte le volontà di Gesù e sprofondati in quest'ocea­no d'amore ». 15 Agosto 1967



Io A sera, chiudo, prima di andare a letto, questa pagina « unica » della mia vita. Illusione?... Verità?... Tu lo sai, mio Dio! Io so solo che Dio è infinitamente più buono e più misericordioso di ciò che noi, con la nostra così limitata in­telligenza, possiamo immaginare. So che Gesù non si lascia mai vincere in generosità, so che ha sete delle anime, ed allora credo e spero che tutta la mia famiglia defunta canta ormai nella Gerusalemme Celeste il Cantico del­l'Amore. Sera del 15 Agosto 1967



Io Di notte mi sveglio a queste distinte parole: Sorella Luce!... Luce!... Luce!...

A noi Gesù ha detto: « Venite, o benedetti dal Padre mio! Entrate nel gaudio del vostro Si­gnore! ». E' ormai in Cielo che ci dovete cer­care. Non si ricordi più ciò che fummo, perché ormai noi siamo come gli Angeli di Dio! 16 Agosto 1967



Rileggi ciò che hai scritto perché ti fa del bene, essendo tutto vero ciò che ti ho detto. Quando saprai da... (mio fratello) altre cose, dirai che anche per la mia anima Dio ha fatto grandi cose! 17 Agosto 1967



Non aver nessun desiderio! Leggi la Passione! Rileggi ciò che hai scritto, perché è tutto vero. Il Cielo é il compimento di tutti i nostri deside­ri, dunque gli affetti sono più Io rinsaldati. Siamo tutti in uno! Ho chiesto se aveva incontrato due nostri zii Sacerdoti defunti e mi ha risposto di sì. Ho chiesto ancora: Dimmi, come ti trovasti Sorella in quella ora suprema? e mi ha risposto: Te l'ho già detto tante volte; ebbi l'Angelo Custo­de accanto a me e la Madonna che spesse volte era venuta ad asciugare le mie lacrime, dicen­domi: « Coraggio figliuola! Ancora un poco e poi la beata eternità! ». E fu proprio Lei che mi accompagnò da Gesù. Angelo visibile accan­to a me, furono... (nomina le persone care). Ho un bel posto in Cielo! (questo me lo ha ripetuto parecchie volte). Le gioie sono se­minate sotto i nostri piedi.

Io Mi sveglio di soprassalto come toccata da una mano invisibile e conto gli ultimi rintocchi del­l'orologio.... Mezzanotte precisa!

Sorella Dice: Sono io! Te lo avevo detto e te lo ripeto: Sono in Cielo!

Io Premurosa: E gli altri?...

Sorella Essi pure! Vedo una colonna fitta, fitta, di ani­me eteree ed Angeli, colonna fatta a spirale come quelle del Bernini, che nella luce di un'alba radiosa, s'innalza verso il Cielo.

Tutto ciò che hai scritto fin qui è vero!

Hai chiesto alla Madonna ieri di farti sapere la Verità; è la Vergine che ti fa questa grazia per rassicurarti.

Io Ma allora, se sei tu, perché non ti mostri a Sorella me?

Mostrarmi?... Ma tu morresti!...

Io Perché?

Sorella Perché non potresti sostenere il mio bagliore Bisognerebbe che un Serafino ti toccasse con un carbone acceso. Ma io ti dico ciò che Gesù disse a Tommaso: - Non essere incredula, ma credente! -

Io Le ho chiesto notizie sul Purgatorio.

Sorella Il mio Purgatorio, come ti dissi, fu un Anti­ Purgatorio, vale a dire, un Purgatorio di desiderio e che io stessa desiderai fare e fu di bre­ve durata.

Sei stupita ed incerta per tutto ciò che ti ac­cade... ma vedrai altre cose.

Rimetti però tutto a ciò che il Confessore ti dice. Già il Padre N... e il P... X, ti hanno rassi­curata, allora credi e ringrazia Dio, perché se continui con le tue incertezze, finirò per allon­tanarmi da te!

Io Devi scusarmi, ma le cose straordinarie non sono mai state fatte per me. L'Angelo delle te­nebre sa camuffarsi ed io ho paura di diventare suo zimbello.

Sorella Si, ti faccio inginocchiare e ripeto con te:

- Adoro, te devote,... - Sei abbastanza intel­ligente per capire che il diavolo certe cose non le fa. Vedo che sei un pò sconvolta e per questa volta, basta!

Io Dopo un pò di tempo le ho detto: - Dimmi, perché ora non mi commuovo più fino alle lacrime durante la preghiera, mentre prima, si?...

Sorella Non è l'acqua dei nostri occhi che gradisce il Signore, ma il fuoco dei nostri cuori!

Cioè l'Amore!

Gesù conta tutto: le nostre pene, i nostri do­lori, le nostre lacrime, le tentazioni superate con un atto di rassegnazione e di fiducia in Lui ed a tutto ciò assegna un gran peso di gloria.

Le mie lacrime sono ora gemme preziose sul mio vestito! Qui, in Cielo, ogni momento è l'inizio di nuove gioie e di nuove ebbrezze. Il Paradiso?... Oh! il sorriso graziosissimo della nostra Regina... Quando sorride, raggi lumi­nosi emanano da Lei e irradiano la terra. Non v'è pena, non v'è lacrima ch'Ella non accolga nella Sua pietosissima Mano per presentarla al dolce Gesù. 18 Agosto 1967



Io Di notte mi sveglio di soprassalto da un sonno profondo e odo precise queste parole:

Sorella Dio è Amore! 20 Agosto 1967



Io Oggi sono delirante di gioia, ma perché? Ho appena perduto la cara Sorella e io sono così lieta?

Sorella Exultabunt ossa humiliata! Sono effluvi di no delle gioie senza fine. Hai ragione di esser lieta. Poteva capitarci sorte migliore?

Paradiso! Siederai con noi al banchetto eter­no. 21 Agosto 1967



Amore!... Amore!... Amore!...

Io Ma che cos'è questo Amore?

Sorella L'Amore?... Che cos'è l'Amore?... Che cosa è il fuoco? Che fa il fuoco? Brucia, incenerisce, di­strugge, consuma!...

Ecco l'Amore! Oh, dillo a tutti quanti di non sperperare i doni di Dio! Sapeste ciò che è que­sto Regno dei Cieli e ciò che si perde, perdendolo! Non lo dice il Vangelo che si dovrebbe vendere tutto per comperare quel campo?

Io Vi sono presenti i grandi Misteri della nostra Fede in Cielo?

Sorella Sì! Noi vediamo tutto e queste sono le nostre Feste.

Ora vedo che cominci a credere che sono io e così ti dico: "Beati coloro che hanno creduto senza aver visto!. 23 Agosto 1967



... Se non hai che gelo offri gelo, offri a Gesù la tua freddezza nel suo servizio, le tue negli­genze, la tua pigrizia, il tuo orgoglio, il tuo amor proprio! Poi ringraziaLo delle tante cro­ci che ti ha mandate e di quelle che ancora ti manderà, delle lacrime versate e da versare ed offriti al Suo amore incondizionatamente.

Io Quanto hai sofferto!

Sorella E quanto ora godo!

Io Riandando io col pensiero alle sue passate sof­ferenze ed alla sua morte, rni ha ripresa dicen­domi:

Sorella Voi vi crucciate, mentre io dico: Oh, beata sofferenza e beata eternità!

Beate lacrime raccolte ad una ad una dalla ma­no di un Angelo ed incastonate sul mio vestito quali gemme preziose! Beata solitudine che tanto mi è costata, cambiata ora in questa stupenda Assemblea di Angeli e di Santi con a capo Dio e la nostra incomparabile Regina! Sono di una inconcepibile bellezza, perché so­no rivestita della Bellezza stessa di Dio e quindi, cara, per vedermi bisogna che abban­doni le tue spoglie mortali.

lo Queste righe le ho scritte sotto la sua dettatu­ra. Scoccano le cinque!

Sono tornata a letto per mezz'ora. Continua:

Sorella Sei agitata, ma non stanca! Ecco, la mia ma­no si posa sulla tua fronte!
Io Io che credevo doverla sentire effettivamente appoggiarsi, le ho detto: Non è vero!

Sorella Si! La mia mano è sulla tua fronte; è con la Fede che devi vedermi. Abbi dunque Fede più viva, ferma speranza e più ardente carità. 28 Agosto 1967



Noi siamo tutti servitori di Dio in Cielo - Ciascuno ha la sua misura piena, colma, tra­boccante. Ciascuno è felice e nessuno invidia la sorte dell'altro.

S. Francesco è davvero l'Astro più fulgido del Paradiso... un altro Cristo! E come si ralle­gra allorchè vede giungere qualcuno dei suoi figli o figlie che la sua Regola ha santificati! Il mondo dovrebbe fare più ricorso a S. France­sco! 29 Agosto 1967



Io Quanto bene fa alla mia anima pensare a te, o diletta Sorella mia!

Sorella Lo credo! Pensare a me, è pensare a Dio! Sono il Suo portavoce!

Io Ma chi sei? Sei un Angelo?... Come debbo chiamarti, Angelo, Maestra?...

Sorella Io sono... (dice il suo nome) e tu sei (mi nomi­na) per me! I nostri affetti familiari sono stati mille volte benedetti da Dio, perché af­fetti veramente puri furono i nostri. 31 Agosto 1967



La Madonna è il sorriso eterno del Padre Ce­leste che la contempla senza posa, quasi am­mirando la Sua Opera.

Al Paradiso stesso sarebbe mancata la luce più bella se non ci fosse stata la Madonna. Sen­za di Lei si sarebbe contemplato un sole in pieno meriggio (la SS.ma Trinità), ma questa Luce è troppo forte ed abbagliante. Non vi sarebbe stata la tenue luce d'un alba foriera di grandi speranze, nè quella di un focoso tramonto.

Sarebbe più esatto dire che Maria fu rapita in cielo anzichè Assunta in Cielo.

Per ciascun di noi e di Voi, Maria è la Madre amorosissima e per ciascuno la sua vera Mam­ma senza distinzioni, nè preferenze. Per tutti un Cuore pieno di tanta bontà e tenerezza.

Sorella E' l'immagine perfettissima di Gesù e questi due Cuori non ne fanno che uno solo! 2 Settembre 1967



Se la mia parola resterà rinchiusa in un qua­derno, io ho fallito lo scopo che è quello di farvi del bene! questo io ho chiesto al Signore! (Si riferisce a mio fratello e a me, nonchè a tutti gli altri di famiglia). Devi essere molto aperta col tuo Confessore, devi dirgli tutto, tutto ciò che io ti dico... non devi aver paura! Perché ti dissi che io abito con te in questa cel­la? Che un'anima in grazia è un Cielo per Ge­sù?...

Perché qui sei sola, raccolta nel tuo silenzioso lavoro e io posso parlarti da sola a sola… Vi è un Messaggio fra noi tre (lei mio fratello Io e io) Oh! (la chiamo per nome)... lasciami in pace. Basta che quello che mi dici sia nascosto qui, nel mio cuore! Le vie straordinarie non sono per me, ho paura!

Sorella Non si tratta di vie straordinarie, si tratta so­lo di ravvivare il fuoco che stava per spe­gnersi!

Il Messaggio è l'Amore!... l'Amore non è ama­to! 3 Settembre 1967


Se tutti gli uomini della terra potessero vedere le delizie di questo Regno dei Cieli, l'umanità intera, buoni e cattivi, desidererebbe di morire in un solo minuto per possederle.

Sono in Cielo, ma non intendo rimanere inerte; ho sempre lavorato. La santificazione di tutti voi mi sta a cuore.

L'Amore non è amato!
Che calcoli ha mai fatto con me il Signore?

Io Che calcoli?

Sorella Nessun calcolo!... Gesù non conosce la matema­tica!... Mi ha chiesto solo se L'amavo! 4 e 5 Settembre 1967



Quando io ero in terra, ho fatto poco per i fra­telli in Cristo, eccetto quello che ho potuto fare a scuola con le mie bambine e i genitori. Ma ora dal Cielo voglio lavorare, voglio penetrare nel cuore di tutti gli uomini e accendervi una grande fiamma di amore, perché l'Amore non è amato!

Se S. Francesco vivesse in terra in questi tem­pi, chissà quante volte diventerebbe cieco dal pianto nel vedere questo povero mondo che Dio ha creato con tanto amore, diventato un teatro di guerre e di odii. Ma il Signore finirà per aver pietà della sua creatura e farà miseri­cordia, perché vi è di mezzo la Madonna che incessantemente supplica e prega insieme a tut­ti i suoi eletti. Se il mondo si salverà, sarà uni­camente per la Madonna, per la sua tenerezza materna. 7 Settembre 1967



Io Ore 4,30 del mattino. Sono sveglia da un pò e mi intrattengo in profondi pensieri. D'un trat­to mi alzo per non lasciarmi sfuggire questa frase:

Sorella Vorrei accendere nel mondo una grande fiam­ma d'Amore. Piccola scintilla, gran fiamma se­conda!... Poi:

Il Signore negli altri eletti ha glorificato in qualcuno la sua umiltà, in altri la loro cari­tà. In me il Signore ha glorificato la mia gran­de miseria, perché altro non gli ho portato ed è stato contento anche di quella. Vedi come non vi è nulla, assolutamente nulla che possa allontanarci dall'Amore di Dio - Sono scuse banali quelle di dire, io non posso, io non so, io non sono virtuoso come il tale o la tale san­ta. Scuse, che vogliono scusare solo una cattiva volontà molto debole. Questo può maggior­mente riferirsi a certe religiose o religiosi che non fanno il minimo sforzo per tendere verso la perfezione, cosicché vivono peggio di tanti mediocri o buoni cristiani del mondo. Il Signore accetta tutto, anche il minimo sfor­zo per trasformarlo in amore. E' Lui che tra­sforma! Ci vuole solo un pò di buona volontà da parte di ciascuno!

Io Che lingua parlate in Cielo?...

Sorella Il linguaggio dell'Amore che tutti ben conosco­no! Dobbiamo predicare l'Amore: l'Amore che non è amato!

Nessuno di noi può crescere in gloria.

Sorella Qui non vi è più crescita. Ciascuno ha raggiunto la sua altezza. Noi siamo tutti "stelle" nel firmamento di Dio, nè mai una stella dirà ad un'altra stella "io sono più bella di te", per­ché ciascuno ha la sua misura piena e tutti vi­vono della vita divina. Io ho raggiunto la mia massima altezza ed un'altra non ve ne sareb­be per me.

Sono stata sollevata in alto sulle macerie della mia miseria.

Iddio vuole solamente essere amato, il resto lo fa Lui!... Vorrei accendere nel cuore di tutti gli uomini una grande fiamma che divampi!

Io Le tue parole sono musica soave alle mie orecchie, ciò che dici è una lirica deliziosa.

Sorella E tale infatti è la parola di Dio: alle orecchie, musica soave, all'anima luce, forza, energia! 9 Settembre 1967



Se ciascuno potesse vedere lo splendore di cui è dotata la propria anima, fatta a somi. glianza di Dio, e quella del prossimo, quanti peccati si eviterebbero contro la carità fra­terna!

Oh, le anime, quale capolavoro divino e come dovremmo rispettarci ed amarci reciprocamen­te!

Poi aggiunge:

La stampa oscena fa la sua propaganda, solo la parola di Dio dovrebbe essere nascosta co­me un talento sotto terra?

Sorella "Sacramentum Regis abscondere bonum est!" ma è anche buona cosa pubblicare le opere di Dio! - Più tardi dice:

Certe religiose tiepide chiamate alla corte del­la Regina quali principesse ed a seguire l'A­gnello ovunque va, si contentano di poco - Quale perdita! Attenta!... E quale pena per il Cuor di Gesù certi Sacerdoti!

Dammi la mano e ti condurrò per vie a te sco­nosciute e per i campi ubertosi.

Non vedi come sono bella, io messaggera di pace e d'Amore? Che bella famiglia la nostra! Benedette quelle famiglie ove ciascun membro si sente solidale per tutti gli altri nelle vie della salvezza eterna. 10 Settembre 1967



Io Non mi parli?...

Sorella Rispetto il tuo stato d'animo attristato dalla notizia appresa da P. G. (mio nipote) sulla mia malattia e trapasso. (Tutto mi fu pietosamente celato e seppi dell'accaduto mentre si svolge­vano i funerali).

Sorella Dirai a (nostro fratello) e anche a te, di conso­larvi al pensiero che le mie sofferenze sono valse a portarmi a questo grado di gloria. Asciugate le vostre lacrime pensando a ciò che ora noi tutti godiamo. Le mie sofferenze ultime e le vostre mi hanno ottenuto l'entrata in Para­diso anche subito dopo la mia morte. Preferii io stessa l'attesa di pochi giorni nell'Anti-Purga­torio - come ti dissi - e ciò mi fu compensa­to dall'incontro in quel luogo di Mamma che già da un pezzo era trattenuta lì. Non soffriva, ma non era ancora stata ammessa alla visione beatifica di Dio. Aspettava il Babbo che finiva di abbellirsi. E Gesù ci riunì in un solo amples­so il 15 agosto come ti ho già detto. Con noi vi fu anche... (la sua collega ed intima amica). Del resto, questa grande grazia che Gesù ci fa di potermi sentire accanto a voi, dovrebbe portare il vostro cuore alla riconoscenza ed all'amore. Lo so! Dici bene: siete ancora rivestiti della corteccia umana; la vostra sensibilità è grande, le immagini sono sempre davanti ai vostri oc­chi, nelle vostre orecchie risuona l'eco della vo­ce cara che si è estinta e che vorreste trattene­re... Hai ragione!... Però la Fede illumina, la Speranza sostiene e la Carità infiamma. Desi­dero che ci contempliate tali come ora siamo: creature nuove! « Vita mutatur! » Come "dèi" rivestiti di luce e d'amore!

Insiste a che io possa trasmettere a mio fratello queste parole. Continua: io sto penetrando pian piano nel suo cuore.

Ma lui ha la testa così piena di tante preoc­cupazioni giuste ed a volte anche esagerate. Si dovrebbe cercare sempre di riservare a Dio solo la nostra parte migliore. 11 Settembre 1967



Stamane, alla Comunione, mi ha detto: Sorella Amore!... (mi ha chiamata per nome) Amore! Colui che i cieli e la terra non possono conte­nere, viene a te. Che condiscendenza! Oh, amore del mio Dio! Rinnova i tuoi voti, la tua offerta a Gesù. Ripeti la tua invocazione preferita: « Da mihi animas et cetera tolle! » Il giorno precedente mi aveva detto: Gesù ti ha sorriso ogni volta che glielo hai detto. Bisogna ripe­terglielo spesso.

Più tardi dice:

Perché sei sempre incerta e diffidente?

Io Il mio stupore e la mia incertezza vengono dal­la conoscenza della mia miseria.

Come può il Signore concedere tante grazie a me... proprio a me?

Sorella Perché? il Signore non è forse padrone di di­stribuire i suoi doni a chi gli piace? E se più di questo ti capitasse, pure dovresti tutto ac­cettare in grande spirito di umiltà. Lo Spirito soffia là dove vuole! Gesù non mette limiti al­la sua condiscendenza. Sei sempre attonita, stupita, non sai quello che ti capita, ti giri in­torno. Vorresti vedere... e non vedi nulla!

Si tratta di soprannaturale. Hai un piede in terra e l'altro in alto.

Io Ripenso alle parole: « Gesù non mette limiti alle sue condiscendenze!...

Sorella Si! proprio così... non mette limiti. Chiedi e ti sarà dato, bussa e ti sarà aperto, cerca e tro­verai!... Ci vuole audacia nell'Amore, i timorosi non avanzano in perfezione; essi si contentano

Io di poco. Leggo in questo momento nel libro che ho in mano, il Cuor di Maria, di Galiot: « Felice colui che ha creduto! ».

Sorella Questo è per te! Credi che il Signore mi con­cede di esservi vicina per aiutarvi tutti ad acquistare il Regno dei Cieli! 12 Settembre 1967



Attenta ai tuoi rapporti in Comunità!

Devi imitare sempre la dolcezza del Cuor di Gesù.

...Prima della Comunione: Amore!... Fuoco! ti ho detto questi giorni. Ora aggiungi: Gioia, entusiasmo! I Religiosi dovrebbero ogni gior­no sentire nuova gioia nel servizio di Dio, la stessa gioia del giorno della loro donazione o consacrazione.

Il mio giorno è un giorno senza fine, perché il sole non tramonta mai nel Regno dell'Amore. Mi sembra di essere egoista - se così posso esprimermi - di non poter condividere con voi due che tanto amo (mio fratello e io), que­sta infinità di gioie, di ebbrezze e di dolcezze nell'Amore. Ogni minuto Dio crea nuove gioie per i suoi eletti. Ore 10

Io Vado in cabina telefonica per una telefonata. Lì qualcuna ha dimenticato un libriccino dal titolo: « Misericordia divina – edito da « Vita e Pensiero » -.

Subito mi dice:

Sorella Ecco quello che desidero: che la mia voce, questa voce che vai giorno per giorno anno­tando, giunga a tutti gli uomini: l'Amore non è amato! Fare amare l'Amore!

Io Perché io ascolto solo la tua voce, le tue ispi­razioni, ma non ascolto invece la voce di Mam­ma, Papà e degli altri, se siete tutti in Cielo?...

Sorella La mia voce è anche quella degli altri. Io sola però ho chiesto al Signore la grazia di esservi vicina e la mia presenza si farà sempre più sen­sibile alla vostra anima.

Il Signore non rifiuta le grazie che gli si chiedo­no. Egli è buono e molto condiscendente, pronto ad elargire i suoi doni, specie quando si tratta di beni spirituali. Non è detto nel Vangelo: Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aper­to, cercate e troverete? Il Cielo e la Terra pas­seranno, ma queste parole non passeranno mai. Tu dici che fin qui ti ho detto cose sublimi. Sa­pessi quante altre ancora vorrei dirtene!...

Dio è Amore e vuol essere amato! Piccola scintilla, gran fiamma seconda! Dio è amore e cerca l'amore. Dobbiamo procu­rarglielo! 14 Settembre 1967



Sorella Ti è nota la mia sollecitudine per ogni vostro bisogno quando ero con voi. Ora questa solle­citudine ho portata qui in Cielo, davanti al tro­no di Dio per la vostra santificazione. (Oh, co­me in queste parole possiamo veramente rico­noscere questa nostra incomparabile Sorella!). Ore quattro del mattino.

S. Messa. Copia l'Epistola e mandala a... (fra­tello). Ometti la parola « Santi », perché io non sono una santa canonizzata dalla Chiesa, né lo sarò mai.

Io Allora che cosa sei?

Sono una bella stella nel firmamento di Dio!

Sorella Epistola del Comune di più martiri (fuori del T.P.). « La vita dei santi è nelle mani di Dio e i tormenti della morte non li scalfiranno nemme­no. Parvero morire agli occhi di coloro che non comprendono: il loro transito da questo mondo sembrò un castigo e la loro dipartita, un an­nientamento. Essi invece sono nella pace. E se agli occhi degli uomini soffrirono crudelmen­te, l'immortalità però ha colmato la loro spe­ranza. Ben poca cosa fu la loro sofferenza: grande invece è la loro ricompensa, poiché Dio li mise alla prova e li trovò degni di sé. Li pro­vò come l'oro al fuoco del crogiuolo e gradì il loro sacrificio come un olocausto. Verrà un giorno che lo sguardo del Signore si poserà su loro: allora brillerà la gloria dei Santi come incendio che scorre in un canneto. Giudiche­ranno i popoli e domineranno le Nazioni ed il loro Signore regnerà eternamente ».

Sorella Dice: Tutto ciò che leggi è da applicarsi a me! Oh, il primo incontro di Gesù con l'anima! Vor­rei morire nuovamente per provarne ancora tutta la dolcezza! Più io mi accusavo e più Gesù stesso mi scusava dicendomi che non lo avevo fatto apposta!... Com'è vera quella frase evangelica: « Ma quando, o Signore, ho io fatto tutto questo? ». « Allorché!.. Allorché!... Ciò che facesti alla più piccola di queste mie (allu­de alle sue piccole allieve) lo facesti a Me! ». Cosicché fui ammessa subito a possedere Dio in tutto il suo splendore. Ma se ti si dà l'accesso ad un palazzo di vetro tutto splendente e ti ac­corgi di avere ancora un po' di polvere sotto i piedi, certamente tu cerchi il tappeto fuori del­la porta per pulirli. Fu così che mi fermai in anticamera, ma lì poi, io morivo d'amore. Il mio vero martirio fu quello!

Amore!... Amore!...

Io-Sorella Dimmi, è difficile amare? Oh, come lo si cono­sce bene l'amore nel mondo!

Non è proprio l'amore il più gran dono che ha fatto Dio all'uomo? Eppure quanti amori esi­stono!... Amore fallace e disordinato delle crea­ture! Amore egoistico del proprio « io »! Amore dei propri interessi! Amore dei propri comodi! Amore per il denaro! Amore di ambizione per i posti più elevati, e via dicendo! Solo l'Amore non è amato! Amare l'Amore! Facciamo amare l'Amore!

Io Tutta raccolta in me stessa, pondero le sue parole e dico, felice e meravigliata insieme, ma a quali altezze il Signore l'ha elevata, mentre quand'era ancora con noi, era sempre dolente e scoraggiata ed ho dovuto pregare molto per lei!

Sorella Mi risponde subito: Dici giusto, a quali al­tezze il Signore ha elevata la mia anima! Vo­glio che consideri appunto questo per maggior­mente convincerti della Bontà e della Misericor­dia di Dio per la sua creatura. Si parli agli uo­mini della Misericordia di questo Cuore di­vino. La giustizia è un derivato. Ogni anima bene equilibrata comprende da sé che deve, per forza, esistere una Giustizia. Ma ciò che essi non conoscono, o conoscono male, è la grande Misericordia e la infinita Bontà di Dio. Si pecca più per ignoranza che per malizia! Bi­sogna istruire i fratelli e guadagnare anime a Gesù!

Io Dimmi, che cosa dovremmo fare per guada­gnarci anche noi il premio eterno?

Sorella Amare! Solamente amare e molto! 16 Settembre 1967



Io Tu sei un Angelo?

Sorella Non sono un Angelo. Io sono Luce e Amore. Messaggera di pace e di amore!

Ti rattrista il pensiero che la paralisi mi lasciò senza parola. Tale fu la volontà di Dio. E fu espediente, perché mi sarei tradita certamente raccontando le meraviglie dell'Amore che ac­compagnarono il mio viaggio verso l'eternità. Non avrei potuto tacere tante cose, giacché ve­devo i Cieli aperti sopra di me e vi sarebbe stato molto strepito! Come Zaccaria dinanzi al­le meraviglie del Signore, anch'io dovetti am­mutolire. 19 Settembre 1967



Amate di un amore incommensurabile la Ma­donna, perché incommensurabile è l'amore di Maria per le anime vostre!

Ti lagni perché non sono vicina a... (nostro fratello) così come lo sono a te.

Vi sono parecchie specie di presenze spirituali. Per lui è quella dei lumi e dell'intelligenza. Per te è il nostro colloquio intimo che vai man ma­no annotando.

Noi siamo fiaccole, intelligenza, amore!

Io sono una delle stelle più belle del firmamen­to di Dio e sai perché?

Perché infinita è stata la mia miseria!
Il Signore fa i conti in proporzione inversa! 22 Settembre 1967



La mia voce non si è spenta: risuonerà nei se­coli senza fine (non capisco bene), ma subito mi risponde: Si, nei secoli senza fine, perché fin quando il mondo sarà mondo, gli eletti di Dio, il suo popolo celeste lo sorreggerà, perché noi siamo gli aiutanti di campo nelle grandi bat­taglie.

Continua:

Si prepara alla Chiesa ed alle anime un regno nuovo. Si accederà a questo Regno con la pu­rificazione e con lo sgombero delle macerie! Preparate al Signore un popolo nuovo, una nuova prole, una generazione santa. Proclameranno il suo nome i lattanti!

La nuova Gerusalemme terrestre sarà l'inizio di quella Celeste.

Io (Ho scritto in fretta tutto questo, ma non ho capito il significato). Le dico, ma come puoi parlare così? Si direbbe che mi parla il Signo­re, non tu!... Ho la corona in mano: 1° Mistero gaudioso; ma mi sono fermata più volte per scrivere quanto sopra.

Sorella Mi dice: Quando parlo, ti conviene sospendere persino il Rosario che reciterai poi in un altro momento, perché è il Signore che passa.

Puoi lagnarti di me?... Non mantengo la pa­rola?

Io Ma io non capisco, parli tu o parla il Signore?...

Sorella Non capisci? Eppure è facile! I figli hanno le sembianze dei genitori. La voce del Papa che parla in piazza S. Pietro, ti giunge in sala di Comunità attraverso le onde della radio, ep­pure è la voce stessa di Paolo VI e non un'al­tra. E così per noi. E' la voce di Dio che io trasmetto sull'onda, però sono io, N.N., che te la faccio giungere. Abbiate fiducia! Dio ha vinto il mondo!

Io sono gioia, letizia, amore! 23 Settembre 1967



Non racchiudete in un quaderno la Voce di Dio, né seppellite sotto terra i suoi talenti! Quanto peso si dovrebbe dare alle mie parole! Ciò che leggi nei libri è frutto di lunghe medi­tazioni, di studi profondi, di mortificazioni e preghiere. La mia parola è l'eco della Voce di Dio, è l'esperienza di un'anima che ha lasciato da poco il mondo e che ha vissuto con voi, quindi dovreste riceverla con fede e gratitu­dine.

Il matematico fa la sua proporzione: Cinque sta a dieci, come ... sta ad x - Gesù invece fa la proporzione inversa: dieci sta a cinque, co­me...

Il Signore vuole opere di carità.

La carità è quel bel fiore del Paradiso sboccia­to nel Cuore del Padre Celeste allorché diede al mondo il Suo Unigenito: “Verbum Caro factum est!... Deus Caritas est!

La purezza di un'anima è in rapporto alla sua carità... 24 Settembre 1967



Io Che cosa mi chiederà il Signore?... io così mi­sera, così incapace di ogni cosa buona e san­ta?...

Sorella Null'altro che una docile ubbidienza ti chiede­derà il Signore! Non aver paura!

... il Vangelo stesso è presentato male agli uomini: "Dalle mie opere mi riconoscerete". Se ciascuno accompagnasse alla parola evan­gelica anche le sue opere personali, allora, si! si aprirebbero gli occhi ed anche i ciechi, vale a dire i nemici della Chiesa, finirebbero per convertirsi. Purtroppo non è così.! 28 Settembre 1967



Gesù è la sorgente della felicità, di tutta la felicità. Chi ha trovato Gesù di null'altro ha bisogno, null'altro desidera!

La Morte?... I dolori fisici?... L'agonia?... Non devi aver paura! ne ho fatta l'esperienza!... Abbi fiducia!... Gesù! La Madonna, gli Angeli, io!...

Per chi muore d'amore, non vi sono pene di morte, ma gioie anticipate. Finalmente si apro­no quei Cieli che tante volte abbiamo contem­plati, sospirati, invocati ed appare la gloria di Dio e dei suoi Angeli!

Abbi molta carità, che è l'amor di Dio e del prossimo. Sopporta tutto con amore. Anzi, co­pia l'Epistola sulla Carità e trascrivila "In ca­pite libri" sul Quaderno - Ricordi.

La carità, così come l'intendeva S. Paolo e co­sì come effettivamente è, perchè è inutile dire che si ama Dio, quando non si ama il prossimo. Inizia, questi ricordi col trascrivere in prima pagina la Carità ed il Vangelo secon­do S. Giovanni che si leggeva prima alla fine della Messa...

Se non volete dire che "parlano i morti", dite almeno che "parlano i vivi", tanto però che parliate! Parlino i giovani e parlino i vecchi, parlino gli uomini e parlino le donne, parlino i fanciulli e parlino le fanciulle, parlino i dotti e gli ignoranti, parli l'operaio, il sofferente e l'uomo felice, parli l'Umanità intera per testi­moniare il suo Cristo! Testimoniate Cristo in Gerusalemme e fino all'estremità della terra! 29 Settembre 1967



Com'è triste veder dal Cielo con quanta diffi­denza, timore, freddezza, tante anime religio­se trattano Gesù, dopo aver ricevuto dal Signo­re tanti inviti ripetuti a dargli amore per amo­re! Siedi alla Sua Mensa e mangia del Suo Pane e lasciati condurre da Lui là dove vorrà, fosse pure in cima ai monti o nei più profondi abissi. Gesù è con te, ciò ti basta!

Io Ho rivolto la mia preghiera al Cuore Immaco­lato di Maria, chiedendole di farmi capire se debbo prestare fede a ciò che tanto mi ha im­pressionata questi giorni e su ciò che potrà essere il Messaggio.

La Madonna A che cosa varrebbe allora la parola del Confessore?

Questa è ciò che si chiama Fede: Credere senza vedere! 1 Ottobre 1967



Sorella Tu dici sempre: Donde a me?... Da dove mi vengono questi carismi?...

Dalla condiscendenza dell'Amore! Allorché Gesù trova una scintilla sola del Suo Amore in un cuore, Egli vi soffia sopra e vi produce un grande incendio!... 3 Ottobre 1967



Alla mia felicità in cielo, sarebbe mancata qualcosa se non avessi più potuto continuare ad amarvi, ad esservi vicina.

E siccome Dio è Amore e la felicità dei suoi eletti è completa, ecco che questo nostro af­fetto fraterno è aumentato, e come! 4 Ottobre 1967



Io Penso al... Messaggio: faccio propositi di vo­ler tutto accettare ciò che il Signore vorrà da me, sicura che mi aiuterà Lui stesso a compie­re la Sua Volontà. Voglio nascondermi, an­nientarmi, crescere in generosità, in umiltà, essere pronta a tutto!.

Sorella Non parlare a nessuno di questo fino a quan­do te ne darò il "Via".

Suona la sveglia. Dice: "Benedicite, omnia opera Domini, Domino".

Sorella Ti lagni perché non ti sono vicina. Ma sapessi che lavoro con questo brutto mondo! 5 Ottobre 1967



Dirai a... di non considerarmi più in là una santa, perché io santa, non sono. Vi sono i santi canonizzati dalla Chiesa e messi sugli al­tari e vi sono quelli canonizzati dalla Bocca stessa di Gesù. Io sono una di questi e non sono né meno bella, né meno amante di loro. Vorrei solo poter rendere quassù amore per amore a Gesù, ecco perché vado sempre in giro, cercandogli l'amore. Sono stata cano­nizzata per l'amore e il dolore.

Io Beata te!... Ma quale sarà la nostra sorte?...

Sorella E' veramente beata! Sorte uguale alla mia se persevererete nel Suo Amore. Santi per l'amo­re e il dolore! Giunta in Cielo, accompagna­ta dalla Madonna, Ella mi presentò a Gesù, dicendo: «Questa figliuola viene dalle acque delle grandi tribolazioni! ».

E Gesù mi disse: « Vieni, o diletta del Mio Cuore! ». Poi, allargando le Sue Braccia e mostrandomi il Suo Regno senza confini: « Mane nobiscum! » disse. Incominciai a reci­tare il « Mea culpa » confusa ed umiliata. Avrei potuto amarlo (di più) meglio... servirLo più fedelmente!... Ma bastava così per Lui! Si contenta solo di un pò di buona volontà!

Io Dimmi: il Cielo è uno stato dell'anima in gra­zia oppure un luogo?

Sorella E' l'una e l'altra cosa. E' lo stato della grazia che si deve necessariamente acquistare prima di accedere all'altro. E' un Regno senza con­fini!

La Morte!... Che brutto viso si fa a questa cara Sorella Morte! Il cane con la catena, ap­pena lo sleghi, ti salta addosso e ti fa mille moine per testimoniarti la sua gioia per la riac­quistata libertà. E' il suo "grazie!" Dovrem­mo almeno imparare da queste creature ir­ragionevoli ad accogliere benignamente questa grande liberatrice.

Non è giusto che vi sia una ricompensa dopo tanti triboli, un salario dopo una giornata di lavoro, una Domenica dopo il Sabato? Oh, mil­le volte benedetta "Sorella nostra Morte cor­porale". Non come spettro notturno, con la falce in mano la si dovrebbe contemplare, ma come qualcuno che si avvicina gentilmente, pian piano e che ti sussurra all'orecchio: "Sur­ge, amica mea et veni!: L'inverno è passato, già la tortorella fa udire il suo canto ed i cam­pi sono smaltati dei più bei fiori della natura... Vieni! Cogliamoli e formiamone i mazzi. 9 Ottobre 1967



Non posso parlarti come vorrei, perché il mio linguaggio deve adattarsi alle tue possibilità di comprensione. E' come alimentare un bam­bino, oppure una persona molto delicata.

Sorella Bisogna scegliere alimenti facili per essere assimilati. 12 Ottobre 1967



Come sembra piccola la terra da quassù! E' un punto dell'Universo che volteggia come una piuma nello spazio; è quasi la più piccola di tutti i pianeti. Eppure fu la Casa che Dio si scelse e dalla sua Casa, l'uomo lo scacciò. Ed in questa Casa, pertanto, Egli ha lasciato il suo Cuore, la Chiesa: "Sarò con voi fino alla consumazione dei secoli!" La Chiesa è la Sua Casa ed alla Sua Casa ha lasciato il Suo Cuore, tutto Se stesso. E la Chiesa non perirà, perché la Chiesa è di Dio. Ma che lotta affinché non perisca! Satana oggi come sem­pre, ed oggi più che mai, è penetrato nel cuore dei figli migliori, offuscandone l'intel­ligenza, confondendone le idee. E' dovere di tutti dare una mano, prestare aiuto in ogni senso per togliere di mezzo le macerie e ri­costruire l'edificio nuovo.

La nuova Gerusalemme, come una sposa no­vella, adorna delle sue gemme più preziose, sarà presentata allo Sposo nel suo nuovo abi­to nuziale. 13 Ottobre 1967



La Bontà e la Misericordia di Dio, sono cose che fanno impazzire. Si possono commettere tanti di quei peccatacci, ma tanto che vi sia il vero pentimento, la risposta di Gesù è sem­pre: Amore e Perdono.

Mai giudicare un peccatore, perché la bilancia umana manca ancora di uno dei suoi pesi e questo si trova solo nel Cuor di Dio; l'Amore e il Perdono. Mai giudicare e mai disperare della salvezza di un'anima! Questo vale par­ticolarmente per i Confessori. 14 Ottobre 1967



Non vi fu posto per Lui quando venne nella fredda notte dei secoli a riscaldare il cuor de­gli uomini e non v'è posto per Lui dopo venti secoli di peregrinazione sulla terra del suo amore.

Eppure, di tutti i pianeti, solo la terra custo­disce l'immagine di Dio: l'uomo! Gli altri pia­neti non sono abitati.

Non vi sono uomini fatti ad immagine e somi­glianza di Dio sulla luna! 15 Ottobre 1967



Apro le imposte; è l'alba - Dice: Guarda il cielo com'è bello! (infatti è stupendo!) Guar­da le stelle! Guarda quella stella che brilla più delle altre, che meraviglia! Così le anime dovrebbero tutte brillare di questa luce stella­re, perché tutte sono destinate ad accendersi nel firmamento di Dio! Un'anima! Sai che cos'è un'anima? E' l'immagine del Creatore, di Colui che i cieli e la terra non possono conte­nere, impressa con tanta dedizione d'amore in ogni creatura che viene al mondo. Oh, non la­sciate che Satana rubi a Dio ed al Suo Regno le anime, non lasciate che spenga ad una ad una le stelle nel cielo per farne invece tronchi di albero ben secchi che bruceranno in eterno nel luogo della desolazione e del terrore! Che amore per le anime! Egli langue d'amore.! Cerchiamogli le anime! Sai che cosa vuol dire languore?... E' morte!... E sarebbe ancora pronto a morire per la salvezza delle anime. Non lo chiami "pazzia" quest'amore? Non far­lo morire d'amore, perché l'amore è forte co­me la morte.! Dagli il tuo cuore, perché ha bi­sogno d'amarti, ha bisogno di morire ancora per te! Cerca un luogo di riposo e non lo trova!

Aprigli il tuo cuore! Il Mio Diletto è mio ed io sono tutta sua! 23 Ottobre 1967



Noi siamo i viventi nel vero senso della pa­rola.

Quanti cadaveri si aggirano per le vie del mondo!

Come bisogna pregare per questo povero mon­do! 1 Novembre 1967



Sorella Non bisogna in nessun modo voler anticipa­re l'ora di Dio.

Ogni cosa, ogni avvenimento è stato presta­bilito da tutta l'eternità con una precisione cronometrica. Nulla nella vita dell'Universo e nella vita umana è un "caso" o "destino", ma tutto parla d'amore. 5 Novembre 1967



Molte vocazioni verranno all'Istituto dopo la tua morte, perché si saprà di una donazione fatta all'Amore e così meravigliosamente ricom­pensata.

.... Oh, l'Eterno Amore.... l'Eterna felicità.... 17 Novembre 1967



Un lembo di cielo si è aperto su di te per farti ascoltare parole arcane! 25 Novembre 1967



Io Persone colte dicono che il male vi è sempre stato e che vi è pure tanto bene che si opera nel mondo.

Sorella Non vi è mai stato, invece, tanto male quanto oggi e mancano le anime generose, manca lo slancio, manca la fede. Il bene è di gran lunga superato dal male, ecco perché la bilancia ca­la tutta da una parte. 25 Novembre 1967



Io Penso tra me con quanto affetto ci siamo sem­pre amati in famiglia tra noi, mai una parola fuori posto, ma sempre una dedizione di amore, lei, mio fratello, io... Subito mi risponde:

Sorella Ed ora, solo la vita è mutata, gli affetti sono invece aumentati di tanto! 27 Novembre 1967



Non guardare più con occhio affettuoso tante piccole cose, fosse pure un ditale, un'inezia, un lavoretto! Non attaccare più il tuo cuore a nes­sun affetto terreno, fosse pure quello così puro di tuo fratello e dei tuoi cari. Un solo Amore può entrare in questo Regno: quello per Gesù, e davanti ad esso, si spalancano le porte del Cie­lo! 1 Dicembre 1967



Di notte mi sveglia, dicendo: Sono con te! Non hai nulla da dire a Gesù? Chiamalo nel tuo cuore!

Io Faccio la Comunione spirituale, prego a lungo: Signore, anneghiamo e a Te non cale? Svegliati,

Sorella Signore, periamo!... E' il mondo che dobbiamo svegliare, affinché si accorga che sta per perire, questo mondo così ingolfato nella immoralità e nel peccato e che pur si trova a suo agio, così come è!... Continua. Chiunque leggerà questo Manoscritto dopo la tua morte, entusiasta dalle prime righe, vorrà leggerne subito le ultime - spesso si fà così, leggendo i libri! - per vedere quali miracoli abbiamo compiuto qui in terra, tu ed io. Che delusione nel vedere che non ve n'è neppure uno! Nessuna visione, nessuna estasi, nessuna apparizione! Purtuttavia ve n'è uno e grande. Abbiamo creduto ciò che non abbiamo mai visto! Con gli occhi velati di la­crime, ahimé! tante e tante volte così calde e dolorose, abbiamo fissato un gran Sole nasco­sto in un cielo nero e carico di pesanti nubi. Abbiamo creduto ciò che non si vedeva! La Fede! Quella Fede che Mamma voleva sem­pre viva nei nostri cuori!... 19 Dicembre 1967



Quello che tu scrivi è il "Messaggio di Gesù al mondo".

Scrivilo bene con la tua scrittura così fine e col miglior pennino che possiedi. Scrivilo con grande spirito di Fede e di Amore! 19 Dicembre 1967



Ricorda, che come ieri ti ho detto, ciò che scrivi è un "Messaggio d'Amore", il "Messaggio di Gesù al mondo" e tu sei la Sua penna.

Le anime hanno sete di amore, bisogna veni­re loro incontro! 20 Dicembre 1967



Io Mio Dio! Avessi un posto nella roccia per na­scondermi e piangere la mia ingratitudine e quella del mio popolo... i miei peccati!... San Francesco ebbe le Carceri, la Verna, Greccio, Fontecolombo, ed io?...

Sorella Oh! Sorella cara, anche la santità passa di moda! Quello era il Medio Evo! Devi aggior­narti, eh, si! Devi aggiornarti! Non piangere i tuoi peccati passati, te lo ha detto il Padre! Di questi tempi o si è fiaccole o non si è nulla! (Vuol dire, bando alla mediocrità!). Il mondo ha bisogno di calore, di eroismo! - Solo l'Amore può salvare il mondo! 22 Dicembre 1967



Stamattina mi dice: Noi due non daremo nes­sun fastidio agli uomini quaggiù per una even­tuale "canonizzazione", nessun fastidio all'Av­vocato del diavolo, perché la Chiesa giustamen­te si appoggia sui miracoli e "noi due", miracoli non ne avremo fatti! Però, per la Chiesa, no­stra Madre diletta, saremo fiaccole d'Amore ed avremo in Cielo grande godimento. 26 Dicembre 1967



Cresci sempre nel tuo "nulla", nel tuo annien­tamento completo e godrai le ebrezze dell'Amo­re. In quanto al Manoscritto, ricorda che non vi sono "diritti riservati", ma che tutto sarà di dominio pubblico. Le anime dovranno poter bere a sazietà e le api debbono trovare libero accesso nella corolla di questo fiore. Ti ho det­to che sei la penna di Gesù per trasmettere al mondo il Suo "Messaggio d'Amore", ma una volta che la penna non serve più, si mette da parte. Né si dirà mai: "che bella penna! ma si dirà invece: che bei pensieri"! 31 Dicembre 1967



11 Gennaio 1968
NASCONDIMENTO
« Questo lascerai scritto che dopo la tua morte non si cerchi d'indagare chi noi siamo state, perché davvero in noi due non s'è nasco­sto nessun seme di santità.

Noi non saremo mai sante, allora è bene risparmiarsi tanto lavoro. Siamo state due pic­colissime anime ordinarie che non lasciano die­tro di loro nessuna scia luminosa. Abbiamo solo cercato di vivere di Fede, di Speranza e d'Amore. Desidero fortemente e per te e per me che il gran velo del "nascondimento" ci copra e che non si parli di noi se non per dire in tutta sincerità che siamo state piccolezza e miseria e che lo sguardo del Signore s'è abbas­sato su di noi non avendo trovato altrove mise­ria più grande della nostra.

Tutto è stato dono gratuito dell'Amore ». Mia Sorella dal Cielo



COLLOQUI DIVINI
Voce Divina Il mio Regno non è di questo mondo. Se il mio Regno fosse di questo mondo, comanderei a tutti gli elementi di sottomettersi, e uomini e cose si sottometterebbero. Ma il mio Regno ed il Regno di tutti coloro che sono in Me, non è di questo mondo, perché incessante è la mia preghiera al Padre: « Padre: ch'essi siano con Me, là dove io sono, affinché vedano la gloria tua e quella che Tu a Me hai data ».

V'è posto per tutti nel mio Regno e là dove Io sono, desidero che siano tutti quelli che il Padre ama come Io stesso amo il Padre. Nel mio Regno non tramonta mai il sole. Lì è l'eter­na primavera e il completo riposo in Dio. Non è breve la pena se eterno è il godimento? Non v'è un orologio che misuri questo tempo, per­ché la beata eternità non si misura in lunghez­za, né in altezza, né in durata, né in profondità. Ti ho scelta quale strumento per manifesta­re il mio Amore al mondo.

Ascolterai quindi la mia Voce! 20 Gennaio 1968



Io Le chiedo come mai ora non ascolto più la sua voce, e mi risponde:

Sorella Perché ti ho collocata nelle braccia dell'Amore che ti culla come una mamma amorosissima culla il suo bambino.

Non te ne accorgi? 27 Gennaio 1968



Voce Divina Chi potrà mai misurare il mio amore per il mondo?... Il mio Cuore non trova riposo. 6 Marzo 1968



Voglio per mezzo tuo ricordare agli uomini il mio patto di fratellanza e di amore. Sono Giuseppe, vostro fratello! Non abbiate paura! Sono Colui che avete venduto allo straniero! Le mie vesti sono rosse del Sangue versato per voi tutti, ma venite a Me, non temete! Ho tutto dimenticato, non serbo rancori. Solo l'Amore vince! Purché torniate a Me, altro non voglio. Ho bisogno di avervi tutti con Me! Vi farò governatori e principi nel mio Regno. Vi aprirò a tutti i granai di Faraone e non vi sarà più fame su tutta la terra, ma ricordatevi solo di tornare al mio Cuore! 7 Marzo 1968



Oh! (mi chiama per nome) Vorrei parlarti dell'amore!

Io Oh! (la chiamo per nome) Sei tu?...

Sorella Si, sono io e sono con te! Vorrei parlarti del­l'amore, di quell'amore grande che Gesù ebbe per te allorché ti creò. 12 Marzo 1968



Sorella Il Signore freme di rovesciare sul mondo le cateratte della sua Misericordia, ma il mondo non è pronto a riceverla! Bisogna che il mondo si appresti a ricevere il gran Messaggio d'A­more. 13 Marzo 1968



Quando saremo riuniti in Cielo, allorché voi due ci raggiungerete oh, come saremo felici di aver tutto sacrificato all'Amore! 14 Marzo 1968



Voce Divina Vorrei stabilire nel mondo un Regno nuovo; il Regno della grande Misericordia, di quella Misericordia che allontana ogni sentimento di giustizia, di rancore, di paura, di timidez­za. Di quella Misericordia che tutto capisce, che tutto scusa, che tutto perdona, che non serba il più lontano ricordo di quel che siano le colpe e i peccati che gravano sulle coscienze umane dei popoli e delle nazioni. Che nessuno abbia timore di avvicinarmi, di cercarmi e so­prattutto di amarmi.

A tutti prometto la mia amicizia e il mio per­dono in cambio di un sincero palpito d'amore. Voglio aprire a tutta l'umanità i granai di Fa­raone, far piovere giorno e notte su questo mondo colpevole, non un diluvio di acqua che sommerga ed anneghi, ma le cateratte invece del mio Perdono e della mia grande Miseri­cordia. 18 Marzo 1968



Sorella Vedi? E' passato l'inverno piovoso, brullo, freddo, i forti acquazzoni, la neve, il gelo. Tut­to ritorna alla vita, una nuova vita. Così sarà questo rinnovarsi di un mondo nuovo che Gesù tanto desidera e aspetta. Il rinnovarsi del Clero, delle anime sue Spose, per cui ti invito di ripetere sempre la tua offerta. 4 Aprile 1968



Sono venuta per riaccendere in te il fuoco dell'Amore, e la sete delle anime. 23 Aprile 1968



Voce Divina Ecco, gli uccelli dell'aria cantano e ripetono che v'è un Padre nei Cieli che provvede al loro sostentamento e ugualmente il giglio dei campi ridice che, pur non lavorando, né filan­do, Salomone stesso nel suo splendore non fu mai rivestito di tanta bellezza. Ma l'uomo, la mia creatura, la mia immagine, che mi dice?... 9 Maggio 1968



Da alcune promesse fatte a questo Manoscrit­to: Concederò a coloro che lo leggeranno la grazia della compunzione e del ritorno a Me. 17 Maggio 1968



Voce Divina O figlia cara; in questo mondo altro non so divina offrirti che una corona di spine, tre chiodi, una Croce ed una lancia. 31 Maggio 1968



Sorella Oh, le dolcezze del suo Amore, Sorella!... Oh

Io l'incomprensibile Suo Amore!... A queste sue parole mi son sentita sussultare in tutto il mia essere, mi ha vinta una grande commo­zione, che per fortuna non mi ha fatto sve­nire. 20 Giugno 1968



Sorella Oh, Sorella mia, quant'è buono il Signore! Ora il mio Calice è pieno, traboccante di ogni delizia, tanto che ne ho da riversare sugli altri! Breve è la pena ed eterna la ricompensa! Effimere le sofferenze della terra paragonate all'eterna beatitudine! Eppure si fa tanto ca­so dei nonnulla! Conoscere Dio ed amarlo! Inesauribile la Sua Misericordia! 7 Luglio 1968



Io Presa dalle forti emozioni spirituali che queste celesti comunicazioni mi procuravano nell'a­nimo fino allora mai conosciute mi rivolsi direttamente a Gesù e gli chiesi se il fuoco del Purgatorio era vero fuoco come quello che noi conosciamo.

Io Fin da bambina avevo sempre considerato le Anime del Purgatorio immerse in questo fuo­co purificatore. Ora invece mia Sorella mi parlava di luogo di delizie. Godo perché sof­fro e soffro perché godo. Di anticamera. Di palazzo di vetro. Di anti-Purgatorio - vale a dire - Purgatorio di desiderio, etc.

Il Maestro divino, che con tanta infinita Bontà tutta Sua, come si vede da tutto il Manoscritto, Voce s'è dedicato, da incomparabile Educatore, a divina educare e istruire la sua ignorantella disce­pola, subito mi rispose così: 'Il fuoco del Pur­gatorio, non è nè legna, nè carbone, ma questo fuoco è molto più potente di queste materie combustibili. Neppure il sole è legna o carbone! Questo fuoco è destinato a consumare nell'ani­ma, col desiderio ardente del possesso di Dio, ogni minima colpa, ogni più piccola imperfe­zione, perché la santità Sua è così grande. Se i miei Santi e miei eletti potessero comunica­re con gli uomini della terra, direbbero loro che il fuoco del Purgatorio è un tormento così grande che bisognerebbe ad ogni costo evitarlo. 10 Luglio 1968



Io Di notte. Sono sveglia. Sono cosciente della presenza di qualcuno nella mia stanza, ma non vedo nessuno!...

Sorella Con una voce soave: Sono io! Sono venuta a portarti un pò di dolcezza.

Io Oh, ma perché non posso vederti?

Sorella Può alcun mortale fissare il sole ad occhio nudo?
Io Oh! il sole no, ma...

Sorella Ebbene! Di quel Sole, noi siamo i raggi.

Io Dimmi: è contento Gesù? Che altro bisogna fare?

Sorella Altro non chiede che un più grande amore. Operare sempre per la gloria di Dio! Questo è per te e per tutti gli altri. 18 Luglio 1968



Voce Divina Ho in mano il calice delle delizie, voglio riversarlo sulle anime, ma nessuna vuole accettarlo. Rifiutano! Tutti hanno paura di Me, della mia Croce.

Mi scansano come se fossi solo l'Autore d'ogni loro male.

Imprecano contro di Me e mi bestemmiano, come se per Me ogni cosa fosse andata bene nel mondo. 30 Luglio 1968



Voce Divina Picchio alla porta del cuore fedele finché mi apra! Ho bisogno d'amore!... Ho bisogno di amare!...

Mi struggo d'amore, tanto da non poterne più! Mi chiamerai “pazzo” e tale sono! Non ricordi che mi vestirono di bianco un giorno e mi sputarono addosso, perché fui giudicato tale? Oh, la pazzia dell'amore!... 1 Agosto 1968



Ti prometto che nessun'anima leggerà questo Manoscritto senza sentirsi migliore e più vici­na al mio Divin Cuore. 20 Agosto 1968



Sorella Io vedo sempre la faccia di Dio. A quali altez­ze il Signore mi ha sollevata! 29 Settembre 1968



Piccoli e grandi, abbiamo tutti una palma in in mano. Non si può entrare in questo Regno senz'avere in mano una palma. 1 Novembre 1968



Voce Divina Vorrei essere raffigurato al mondo moderno come Giuseppe che apre a tutti gli uomini i granai di Faraone e distribuisce grano in ab­bondanza affinché non vi siano più famelici sopra la terra.

Voce Divina Vorrei ancora essere raffigurato come il Padre del figliuol prodigo, che invecchiato per il dolore dell'assenza del figlio, spia ogni sera dal terrazzo un barlume di speranza col suo ritorno.

Sono sempre in mezzo a voi, nell'aria che re­spirate, nell'acqua che bevete e nel pane che mangiate con l'opera grandiosa della creazio­ne che mai non cessa. Sono in mezzo a voi, vi­vo, vero, reale, col Sacrificio perpetuo della Croce nell'Eucarestia. Ho bisogno che il mondo sappia al più presto che Dio è immutabile. Non cambia mai, né diminuisce il suo eterno amore per gli uomini. Ho bisogno che il mondo sappia che al mio perdono non metto limiti e che al figliuol prodigo non chiederò mai in che modo ha sperperato il mio patrimonio, né gli chiede­rò conto delle sue scelleratezze. E' una nuova misericordia che voglio adottare per questa nuova generazione!

Gli uomini, allettati dai beni materiali sono andati lontano da Me, sorgente sempre lim­pida e fresca d'ogni vero bene. Ma dopo tanta esperienza, ritornino alla Casa paterna, l'ora è già tarda! Quanto tempo ancora debbo aspet­tarli questi miei figliuoli?

E' pronto il banchetto, l'abito nuziale e l'anel­lo! 10 Novembre 1968



Vove Divina Scrivi: giornata di grazie! Scrivi almeno que­sto: le cose più piccole e spregevoli del mondo scelgo per confondere i grandi di questo secolo!... 18 Novembre 1968



... Il Manoscritto dev'essere un documento com­pleto, cronologico, esatto!... Il Padre è oramai convinto che chi ti parla, sono Io. E' uno stru­mento pronto!..... E' uno strumento pronto per la esecuzione dei miei disegni d'amore. Incominci a parlarne con i più intimi per raccoglierne le opinioni. Il nascondimento e il silenzio è solo per te! 22 Novembre 1968



Uno strumento non si chiede mai quale capolavoro produrrà. Si lascia prendere in ma­no e si abbandona alla Volontà dell'artista che l'adopera. 5 Dicembre 1968



Sorella L'amore di Dio è una cosa incomparabilmen­te così grande, che tutti i tesori e le gioie della terra sono un nulla trascurabile al suo confronto. 29 Gennaio 1969



Voce Divina Le mie Parole sono un messaggio divino ed un annuncio di gioia, di letizia, di pace e di concordia fra gli uomini a cui si giungerà, senza alcun dubbio, dopo il grande travaglio che l'u­manità subisce. Al Venerdì Santo fece seguito l'alba gloriosa della Domenica di Resurrezione! Se non ho deciso di distruggere il mondo, vale a dire che voglio rinnovarlo...

E' il mio Sangue redentore che irriga le aride zolle rese deserte del mondo delle anime e questo Sangue scorrerà sempre sopra la terra finché vi sarà un uomo da salvare!

Io non sono morto sulla Croce fra mille tor­menti per popolare d'anime l'inferno, ma di eletti il Paradiso! ». 6 Marzo 1969



...Quando sarà nato l'uomo nuovo, quando il mondo sarà rinnovato nel suo dolore e nella sua pena, allora il vostro pianto si muterà in grande gioia. 6 Aprile 1969



E' sull'altra riva che splende il Sole di Giustizia! 18 Aprile 1969



Se non è conveniente desiderare le rivelazioni divine, quando queste sono gratuitamente con­cesse, bisogna però subito consegnarle. 8 Settembre 1969



La cosa più bella è la Fede! La Fede nuda! La Fede viva! Notte, 8 Settembre 1969



Io sono Bellezza increata. Bontà infinita, Mise­ricordia senza numero, Perdono mai conosciuto e Amore incomprensibile a qualsiasi mente umana. 15 Marzo 1970



Io Mi rivolsi al Signore, dicendogli: Gesù, vedi come alcuni Teologi pensano che alla fine dei tempi altro non sussisterà che il Paradiso? Il Purgatorio viene concepito come l'avvenimento d'un istante che coincide con la morte, e l'In­ferno come una pena che non sarà eterna. Gesù così mi rispose:

Voce Divina Nel Vangelo ho parlato di godimenti e di pe­ne eterne e la mia Parola è Verità. Solo il Pur­gatorio è transitorio e cesserà alla fine del mondo.

Certo che la Mia Misericordia, essendo infini­ta, ha sempre di mira la salvezza eterna di tutti, purtuttavia rimane sempre la scelta, altrimenti come spiegare il dono del libero ar­bitrio fatto all'uomo?

I santi si sono fatti santi perché hanno creduto a queste Verità rivelate.

Non v'è un altro Vangelo che quello che io ho predicato e nel Vangelo ho detto tutto ciò che è necessario credere e praticare per giungere alla salvezza eterna.

Se altri predica un altro Vangelo, che non sia il mio, sia anatema. 21 Marzo 1970



Voce Divina Il giorno finale sarà il gran giorno in cui la Misericordia e la Giustizia si abbracceranno nell'Amore eterno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo... E nessuno potrà dire che non gli sarà stata usata Misericordia e Perdono. Perché, proprio in quel giorno, si mostrerà al mondo quanto il Padre abbia amato gli uomi­ni fino a sacrificare per essi il Suo Figlio dilet­to. 24 Marzo 1970



Le tue parole sono tutte piene di speranza, figlia cara, perché hai creduto a ciò che ti ha detto il tuo Dio. Ti lascerei delusa?... Ciò non sarebbe degno di un uomo, ancora meno del tuo Gesù! Continua a credere e a sperare e infondi nelle altre anime questa speranza. Il Signore ha la sua ora! (Altre volte Gesù aveva detto: Dio non ha mai fretta!). Affrettate, umi­li e sottomessi, questo « capovolgimento » (an­tecedentemente il Signore aveva detto: un ca­povolgimento vi sarà!).

A chi crede, tutto è possibile! Beati coloro che avranno creduto in queste mie Parole! Co­me i Profeti dell'Antico Testamento, vivi nel­l'attesa della realizzazione delle mie promesse. La tua via è l'Amore! 30 Luglio 1970



Voce Divina Più un'anima è miserabile e colpevole e più ha diritto alla mia Misericordia e al mio Per­dono. Sono i diritti acquisiti dal figliuol prodigo; diritto al banchetto, all'abito nuziale e divina all'anello. 2 Ottobre 1970



Ho bisogno d'amore e tanto!... tanto!!... Ho bisogno di tutto quell'amore che mi viene ne­gato, perciò bisogna raddoppiare l'amore. Quale Dio è vicino alla sua creatura più di Me? E come mai non mi vedete? non mi udite?... non vi accorgete della mia Presenza?... Passo in mezzo a voi, è vero, ma alla mia Presenza si agitano le acque e tutto travolgono, si com­muovono i cieli e tuona l'uragano e voi non vi accorgete che Io passo?... Passo cercando, chiedendo, ammonendo, supplicando... Passo cercando l'amore! 14 Gennaio 1971



Figlia, ti amo! Grande è la tua amarezza, ma più conforme al Mio è il tuo cuore! 13 Luglio 1971



Vincerà la mia Misericordia, perché gli uomi­ni non resteranno più sordi al Mio grido d'A­more! 9 Settembre 1971



Il titolo che darai a quest'opuscoletto sarà: Dal Cielo un Messaggio di Gioia nel Dolore 3 Ottobre 1971



Sorella Valeva la pena di soffrire ciò che ho sofferto! 5 Ottobre 1971



La Vergina Durante nove mesi tenni nascosto nel mio Seno il Figlio di Dio, poi venne alla luce e SS.ma molto tempo dopo si manifestò al mondo con la Sua Parola, accompagnata dalle Sue Ope­re. Così anche tu, per lungo tempo hai tenu­to nascosto nel tuo cuore la Sua Parola, ma è giunta l'ora della manifestazione di questo Suo Messaggio di grande amore e di grande Misericordia per tutta l'umanità.

Non si mettano limiti a manifestarlo al mon­do intero! 6 Ottobre 1971



Io Sto per terminare la compilazione di questo opuscoletto, e mentre scrivo in fretta ascol­to Gesù che mi dice: Non ti ho dimenticata! So che stai sulla terra e che lavori alacremen­te per Me! Ore 11,45, 16 Novembre 1971



La Vergina SS.ma Il Signore ha segni di grande Misericordia per questo povero mondo! Vuole salvarlo ora, così come lo salvò sul Calvario. 17 Dicembre 1973



Io Mentre trascrivo le parole di Gesù dal 18 Mar­zo 1968: "La mia Chiesa sarà la prima benefi­ciaria della mia grande Misericordia ecc.; e ancora: "La Chiesa tirerà gran vantaggio da questo Manoscritto", e poi, il giorno dell'Im­macolata (8 Dicembre 1973) alla distanza di circa cinque anni, la cara sorella, d'improv­viso dice fra l'altro:

Sorella "Un giorno queste rivela­zioni saranno riconosciute dalla Chiesa...", ri­mango colpita da queste frasi, rifletto con gran­de scetticismo. Ma interviene subito il Maestro divino e dice:

Voce Divina Figlia mia, devi convincerti dell'Onnipotenza del tuo Dio! Io tutto posso. 28 Dicembre 1973



Io Sto dunque preparando nel presente quaderno una raccolta di frasi del Manoscritto, che ho mostrato al Padre, il quale si è dichiarato sod­disfatto, ma in questo momento è Gesù stesso che se ne mostra contento, perché dice:

Voce Divina Quan­to bene faranno alle anime queste pagine così sature d'amore reciproco: Dio e la sua creatura in perenne colloquio e scambio d'amore! Oh, se veramente si volesse viverla in questo modo la vita, sia religiosa sia secolare, nel mondo, sa­rebbe un'eternità anticipata di gioia e di pace! Anche i più grossi problemi della vita quotidia­na, inevitabili a qualsiasi ceto o condizione, verrebbero più facilmente risolti in tranquilla serenità, poiché si risolverebbero in due: Dio e l'uomo.

"L'uomo da solo non può bastare a se stesso!" - l'ha detto il Papa nel suo discorso natalizio. Ci vuole l'aiuto e la forza di Dio fat­to Uomo che entri a far parte di tutto l'intrec­cio della vita umana. Ed ecco, figlia cara il mio più ardente desiderio: penetrare nelle vostre anime, starvi accanto ogni momento della gior­nata e della notte, condividere con voi, gioie e dolori, piangere e godere insieme, sollevare il vostro peso e farmi il vostro Cireneo, sedere a mensa con voi a mangiare insieme il pane dei vostri sudori, insomma, vivere in due con ciascuna creatura. Non dovete sentirvi soli e abbandonati, perché nessuno è mai solo e ab­bandonato da Me.

Prima d'iniziare la mia vita pubblica in Palesti­na mi curai di affidare mia Madre ai più Fidati. Non potevo lasciarla sola e allontanarmi da Lei senza assicurarle un cibo, un tetto ed una fedele amicizia.

Perché l'uomo non si ricorda più di Me?... Co­sì poco mi pensa, ancora meno mi chiama e non fa a Me ricorso nei suoi bisogni? Dimentica ciò che ho fatto per lui?

Lasciai la luce per venire a rischiarare le tenebre, ma le tenebre non mi conobbero... non vo­gliono conoscermi tuttora! Oh, quanta tristez­za risente questo mio Cuore fatto di Carne, nel vedermi così allontanato e disprezzato dai miei fratelli!... Mi rivolgo a te, diletta figlia e amo­rosissima sposa, affinché faccia riecheggiare nel mondo questo mio grande dolore!

Scrivi anche queste righe, così come ne hai scritte tante altre sotto la mia dettatura. Alza la voce e di' a tutta l'umanità che Dio è alla por­ta e bussa... chiede di entrare.

Lasciatelo passare! Egli porta vita, speranza, amore e beni mai conosciuti. Porta quella pace che tanto avidamente cercate nel mondo ma che il mondo mai saprà darvi; la porta in abbondanza! Lasciatemi condividere la vostra vita, starmene accanto alla culla del bimbo, mentre le mamma è in cucina e il babbo al lavoro. Accanto all'operaio nella fabbrica, ai professionisti, avvocati o medici che siano; accanto ai vecchi che soli e abbandonati dai più cari, asciugano le loro lacrime e mangiano il pane amaro della solitudine Vicino ai gio­vani per spegnere il bollore delle loro passioni, e far germogliare i più bei fiori di purezza e di generosità. Infine, non accanto, ma dentro, e più dentro che mai, nel cuore di ogni anima consacrata, sacerdoti, religiosi o religiose, per "vivere insieme" ogni minuto della loro esi­stenza terrena e farne un preludio della beata eternità che è loro riservata (Gesù si riferisce alla vita di unione). 29 Dicembre 1973



Sorella Questa umanità è stata "vagliata" sul dono del libero arbitrio! Il Signore non sa più cosa far­sene di certi sacerdoti e di certe anime consa­crate!... Farà nuova ogni cosa! Un nuovo sacer­dozio... una nuova vita religiosa! Saranno ca­povolti i valori umani a cui oggi si fa tanta attenzione. Alla ricchezza si opporrà una gran­de povertà. Alla immoralità di oggi si opporrà la gara che gli uomini della terra faranno con gli spiriti celesti per la purezza angelica. Tutto risorgerà a nuova vita! 23 Febbraio 1974



Io Scopro con pena in certi discorsi con una mia consorella qualche cosa che non coincide per­fettamente con una vita di vera Sposa di Gesù.

Ed Egli, il dolce Maestro mi dice, rispondendo al mio pensiero:

Voce Divina Questo ti scandalizza?... Ma sapessi, figlia, quanto fango le anime consacrate buttano sul mio viso!...

Io Potessi tradurre con la penna l'accento mite, ma doloroso, con cui Gesù ha pronunciato que­ste parole!

Sono in questo momento al refettorio per la colazione e se avessi potuto sarei scappata via per rinchiudermi nella mia cella e... piangere, perché ho un grosso nodo alla gola. Ma ha con­tinuato a breve distanza a dirmi:

Voce Divina Ma "perché non sono né calde né fredde, Io le vomiterò dalla mia bocca"! (Ap 3,16).

Cerco un luogo di riposo e non lo trovo... Sii­mi tu guanciale e materasso.

Io Ho abbreviata la colazione per correre in cella e annotare, e vorrò dire al Padre di offrire il Santo Sacrificio della Messa in riparazione al Sacro Cuore di Gesù per tante offese di noi anime religiose, e poi non voglio dimenticare ciò che Gesù mi ha detto. Ma nel frattempo continua a dirmi:

Fai bene a dire al Padre di offrire il Santo Sa­crificio di lode al Padre celeste in riparazione per tante offese. E se ti dicessi, figliuola mia, che anime consacrate hanno partecipato a di­vertimenti frivoli e mondani in questi giorni di carnevale?

Io Poi per calmare la mia preoccupazione di non dimenticare nulla di queste parole, che sto a­scoltando, mi ha detto:

Amami, figliuola mia, con tutta la tua mente, con tutto il tuo cuore, con tutte le tue forze. La misura è già colma, dev'essere solo pigia­ta!...

Io Si è verificato oggi lo stesso fenomeno provato in un'altra circostanza, nel gennaio 1968. Ho scritto senza nulla omettere, e man mano che scrivevo; Gesù, al passo col mio scritto, mi ha dettato:

E' desiderio del Signore che si sappia ciò che dice! 25 Febbraio 1974



Alla Comunione ho detto a Gesù di aver pietà di me, mi presenterò a Lui con le mani vuote e ne ho tanta pena; ma mi ha risposto: Mi porti amore, comprensione e associazione al mio do­lore e ciò mi basta.

Vorrei avere un registratore, se ciò fosse pos­sibile, per registrare la voce divina che ascol­to quando Gesù mi parla e tramandarla ai po­steri.

Voce Divina Il registratore è il tuo cuore, la penna ne è il nastro, dice. 27 Febbraio 1974



Io All'alba Gesù mi ha detto:

Mi sei tanto più cara, quanto più nascosta; e penso al fiore della roccia, che nessuno cono­sce e nessuno vede.

Sono felice. 28 Febbraio 1974



Io Gesù non mi lascia tranquilla... parla... parla, e io mi sento obbligata a sospendere il mio lavoro; sto lavando per terra... abbandono sec­chio e bastone e scrivo:

Voce Divina Come sarebbe bello per certuni... se tu potessi mostrare insieme al Manoscritto le tue mani piagate! Allora più facilmente si riconosce­rebbe l'autenticità della mia parola. Ma invece no! Ci vorrà molta fede per riconoscermi e scoprirmi in te. I miei giornalisti non portano le mani fasciate.

Io Stamane alle ore quattro mi aveva pure detto:

Ho contrattato con te un patto di alleanza da tutta l'eternità: tu sei mia ed Io sono tutto tuo!

Il compimento del proprio dovere, aggiunge ora il Maestro divino, è l'estasi più bella della vi­ta. Tutto il resto può essere anche una "illusio­ne" o frutto di "fantasia".

Rimanere al proprio posto, umile, obbediente, nascosta, è ciò che rallegra il cuore di Dio, il quale non ha bisogno del dimenarsi degli uomini e delle loro stupide contestazioni per mettere a posto ogni cosa.

O fiore della roccia, fiore nascosto e profuma­to, per questo scopo ti ho creata, ed in te, piccolo fiore della gioia del tuo Dio e della speranza per gli uomini, Io mi compiaccio. Nessun profumo mi è più soave, che il profumo delicato del fiore della roccia. Riprendi il tuo secchio ed il tuo bastone e continua il tuo lavoro. Ore 9.25. 1 Marzo 1974



Io E il gran Messaggio fa nuovi progressi... Avan­za.

Quattro ore dopo, al telefono, il Padre mi an nuncia che un sacerdote del Vietnam chiede al­la Signora Maria Stella il permesso di tradurre in lingua vietnamita "II gran Messaggio d'Amo­re" per farlo penetrare in quelle regioni, tanto ne è entusiasta. Ecco la parola di Gesù veritie­ra quanto mai: "E il Messaggio fa nuovi pro­gressi... Avanza". 1 Marzo 1974



Durante la S. Messa ringrazio Gesù di questa meravigliosa diffusione del Messaggio... Sono felice...

Voce Divina Come le stelle del cielo e i granelli di sabbia sull'arena si moltiplicheranno queste copie, tanto da non poterle più numerare, mi di­ce il Signore. 2 Marzo 1974